La tecnologia aiuta la creatività?

sabato 12 marzo 2011

COLORI

I colori non esistono, se non nella mente di ognuno. Succede che i fotoni emessi da una sorgente di luce rimbalzino in misura diversa su varie superfici, stimolando i recettori dell’occhio, che a loro volta inviano segnali biochimici al cervello. È lui, che “vede” i colori. E li paragona fra loro tanto da riconoscerli se cambiano le condizioni di luce: quel che vi permette di vedere rosso il pullover rosso, finché c’è qualcosa che lo illumina, è il fenomeno della costanza del colore.
Se volete approfondire, leggetevi le teorie di Semir Zeki su creatività artistica e cervello. Se volete godervi puri stimoli cromatici, guardate queste foto di Ramón Serrano per Adidas. O questo video, vagamente ipnotico. Se volete giocare coi colori, usate il visual search di Idée lab. Se volete lasciarvi prendere da una deriva tecnico-artistica (e scoprire un sacco di strumenti utili) cliccate, uno per uno, tutti i link del box “COLORI” nella pagina Graphic Design.
I colori rimandano a stati d’animo. Da Pos, psicologo, e Armytage, designer, hanno condotto una serie di esperimenti che connettono espressioni e colori. E all’università di Manchester hanno messo a punto una colour wheel, una ruota dei colori, che serve a diagnosticare ansia e depressione.
Del resto, è ovvio: senza colori, il mondo sarebbe grigio. Colorato, è meglio: guardate il video di dulux colourproject  per vedere come cambia. Per finire in bellezza, vi invito ad ascolare Over the rainbow suonata da un grande, grande uomo con una piccola chitarra hawaiana

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